Aspettando che il treno parta.
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Waiting for the train to leave.
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Canon G11
lunedì 28 febbraio 2011
venerdì 25 febbraio 2011
Le donne nelle stazioni - parte seconda
Questo è uno scatto di repertorio, di quasi cinque anni fa.
Nonostante abbia già scritto abbastanza su questo argomento mi piaceva aggiungere che talvolta sono così assorte in chissà quali pensieri da non rendersi conto di nulla. Neanche del fatto che il ragazzo seduto due posti più in là ha intravisto in quella posa e quell'espressione un'inquadratura che a ricrearla in studio forse neanche riuscirebbe. E' per questo che ti scatta una foto, sai? Perché sa benissimo che quella sarà l'unica occasione. Sa, quantomeno, che non sarà lui a cercare una seconda chance.
Chissà a cosa pensi, chissà cosa ti preoccupa. Ognuno ha delle preoccupazioni, anche una ragazza carina su un treno malmesso che sobbalzando rumorosamente trascina i passeggeri verso sud.
Poi arriva la mia fermata; mi alzo, mi infilo il giaccone, prendo la mia roba e scendo.
Lei è ancora lì, nervosamente assorta nelle sue nuvolose idee.
Buon viaggio.
E buona fortuna.
Nonostante abbia già scritto abbastanza su questo argomento mi piaceva aggiungere che talvolta sono così assorte in chissà quali pensieri da non rendersi conto di nulla. Neanche del fatto che il ragazzo seduto due posti più in là ha intravisto in quella posa e quell'espressione un'inquadratura che a ricrearla in studio forse neanche riuscirebbe. E' per questo che ti scatta una foto, sai? Perché sa benissimo che quella sarà l'unica occasione. Sa, quantomeno, che non sarà lui a cercare una seconda chance.
Chissà a cosa pensi, chissà cosa ti preoccupa. Ognuno ha delle preoccupazioni, anche una ragazza carina su un treno malmesso che sobbalzando rumorosamente trascina i passeggeri verso sud.
Poi arriva la mia fermata; mi alzo, mi infilo il giaccone, prendo la mia roba e scendo.
Lei è ancora lì, nervosamente assorta nelle sue nuvolose idee.
Buon viaggio.
E buona fortuna.
venerdì 18 febbraio 2011
giovedì 17 febbraio 2011
Street shooting a test roll of T-Max 100
La scorsa settimana mi hanno regalato un rullo di Kodak T-Max 100. Di solito non scatto Kodak e il rullo era scaduto da sette anni, motivo per cui il proprietario, che ne aveva un po', dubitava che si fosse sciupato. Ho colto l'occasione per testare il mio nuovo duplicatore di focale. Che c'è di meglio di scattare un po' di foto di strada in una soleggiata mattina di mercato? 30 minuti e le ventiquattro pose erano esposte.
Niente male, oltretutto. Ecco i provini, spero che vi piacciano.
Ah, e ho scoperto che la musica negli auricolari è perfetta in strada. Crea una specie di filtro che mi aiuta a concentrarmi sui soggetti. La colonna sonora di questo rullo è stata "Spiral", di Hiromi Uehara, la mia ultima fissa. Gran disco.
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Last week I received a roll of Kodak T-Max 100. I'm not an usual Kodak shooter and the roll itself expired seven years ago, that's why the owner of the lot thought it could have been faulty. I took the chance to test my new 2X teleconverter as well. What's better than shooting the street in the morning in a sunny market day? 30 minutes and I had my twenty-four frames exposed.
Nicely, as well. Here's a preview, I hope you'll like 'em.
Oh, and I discovered that in-ear music is just perfect for street shooting. It creates sort of a filter which lets me concentrate on subjects. This roll was backed by Hiromi Uehara's "Spiral", which is a really good album, my most recent hang-up.
Shot with a Pentax MX, 50 mm + 2X Tokina teleconverter on 7-years-expired Kodak T-Max 100, processed in Rodinal 1+50 12'30"
CLICK ON THE PICTURES TO ENLARGE THEM
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