mercoledì 17 dicembre 2008

Cava delle Cervaiole

La Cava delle Cervaiole in una splendida giornata di Dicembre.
Scattate interamente su pellicola per dia Fuji Velvia 100 con la Pentax MX e obiettivo 50mm SMC f/1.7.
La Fuji Velvia surclassa qualsiasi altra cosa, eccetto il medio formato e superiori, ovviamente.
La risoluzione stimata, paragonandola al digitale, e' quella di una 22 - 25 megapixel ma priva di qualsiasi grana.
Non c'e' digitale che tenga, QUESTO e' IL mezzo!
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The Cervaiole quarry in a wonderful December day.
Entirely shot on Fuji Velvia 100 slide film with a Pentax MX and 50mm SMC f/1.7 lens.
Fuji Velvia simply outperforms everyting, apart medium format or bigger, obviously.
Estimate resolution, compared to digital, is between 22 and 25 megapixels but without any grain.
There's no digital, THIS is THE medium!

martedì 25 novembre 2008

Maledetta pioggia - Damn rain


In queste maledette giornate piove come se dovessi subire una qualche punizione degli dèi per peccati commessi stupidamente; non riesci a fare niente, non esci, aspetti semplicemente che passi, che si stanchino di perseguitarti e passino alla prossima vittima. Non posso uscire a correre e quella maledetta influenza mi ha gia' dato un colpo alle spalle. Vigliacca. Eppure questa tormenta ha un non so che di affascinante, qualcosa che ti ipnotizza e ti costringe a stare li', ad ascoltare il vento che urla e ti sbatte la pioggia sui vetri come stracci sporchi di fango. Mi verso un altro bicchierino di te', ormai non li conto piu'. E resto a fissare la pioggia che sferza i pini. E' cosi' bella.
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These damn days it rains as if I had to suffer some sort of punishment for stupidly committed sins; you can't do anything, you don't go out, you just wait for them to get tired of persecuting you, passing over to the next victim. I can't go out and run and that fucking flu already backstabbed me. Coward. Yet this storm has something fascinating, something which hypnotizes and forces you to stay, listening to the howling wind which knocks the rain against the windows like mud-dirty rags. I pour another tipple of tea, I stopped counting them. And I watch on the rain whipping the pine trees. It's so beautiful.

mercoledì 12 novembre 2008

Omaggio ai fanatici - Homage to fanatics

Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo riguardo alla inutile proliferazione di foto insulse, commentato da una foto di girasoli del tutto inusuale. Quello stesso campo di girasoli, ora, mi servira' per controbattere a tutti i fanatici dell'attrezzatura, i maniaci della performance, tutto quel branco di esaltati che fara' di tutto per convincervi del fatto che non possiate pensare di scattare con una piccola compatta, o continuare con la pellicola, o addirittura azzardarvi a sostenere che si possa campare bene (se non meglio) anche senza luminosissimi zoom grandangolari asferici, cavalletti dalla testa sferica piu' pesante e costosa del corpo macchina e sensori stabilizzati.
A tutti loro dedico questo scatto di fine estate che allarga la vista su quella texture di gambi e ne mostra la reale collocazione, esalta la prospettiva e da' un'idea del set.
Questa foto e' l'esempio lampante di quanto poco basti per fare fotografia; ingredienti: una piccola compatta a pellicola, la Yashica Partner, obiettivo da 38mm privo di messa a fuoco; si tratta della mia prima macchina fotografica. Dentro, una pellicola per diapositive Kodak PressChrome 100 ASA, tanto scaduta che credo non venga piu' neanche prodotta. Scansione con un terribile NikonScan LS2000 pieno di polvere, su interfaccia SCSI, e conversione b/n via software.
A me piace cosi', e sapete quanta pellicola ci si compra con quei 2500 euro di attrezzatura risparmiata?
Vale la pena di chiedersi perche' scattiamo foto, ogni tanto.
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Some time ago I posted an article on the useless proliferation of uninteresting pictures, illustrated by a completely unusual photograph of sunflowers. That very same sunflowers field will now serve to answer back to all those gear fanatics, performance maniacs, all that flock of exalted people which will do its best to let you believe you can't shoot photographs with a small compact camera, or keep on using film, or even try to state that you can live nicely (if not better) without extra bright aspherical zoom lenses, tripods which mount a heavier and more expensive spherical head than the camera's body, and stabilized sensors.
This late summer shot which enlarges the view on that stems texture showing their actual placement is all for them; it exalts perspective and gives an idea of the set.
This photograph is the clear example of how few one needs to be a photographer; ingredients: a small film compact camera, the Yashica Partner, a 38mm non-focusing lens; it was my first camera. Inside, a Kodak PressChrome 100 ISO film for slides, so expired that I think they neither produce it anymore. The scan has been done with a terribly dusty NikonScan LS 2000 on SCSI interface converting to b/w via software.
I like it this way, and do you know how much film can you buy saving 2500 Euros of gear?
It's worth wondering why we photograph, now and then.

martedì 4 novembre 2008

Traveling through Turkey - episode 3

Lasciamo Istanbul per la Cappadocia scoprendo che l'interno della Turchia e', almeno a fine settembre, una distesa brulla e infinita di niente, percorsa da scarse strade a quattro corsie ma sconnesse come mulattiere sulle quali i pullman viaggiano a velocita' ridicolmente basse. Il territorio e' punteggiato da una miriade di ripetitori per la rete telefonica, neanche ci fosse l'esigenza di fornire servizi a chissa' chi; le pecore pascolano nei parcheggi, le case sono per meta' di fango e paglia e in generale non si vede niente di niente, se non distese di terra e laghi salati sotto il sole cocente. La zona di Göreme ci ripaghera' parzialmente della pazienza, nonostante la pioggia.
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We leave Istanbul to Cappadocia discovering that inner Turkey, at least in late September, is an empty and infinite flat rough field, run by few four-lane roads which are rough like mountain paths where buses travel at ridiculously slow speeds. The territory is pinpointed by a swarm of cellphone repeaters, neither should they need to serve who knows; sheeps ramble through parkings. houses are half made of mud and hay and you actually don't see anything if not for flatland and salty lakes under a hot sun. The Göreme neighbourhood will pay us back for patience, though it rained.


Un territorio vastissimo e pressoche' deserto; e' la Turchia dell'interno, quella dell'autosufficienza agricola cosi' distante dal caos multiculturale di una citta' come Istanbul. La Turchia e' grande circa il doppio dell'Italia ma ha la stessa densita' visiva e le cose sono semplicemente spalmate su una superficie piu' vasta cosiicche' la sensazione e' quella di perdersi senza una meta.
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A very wide and nearly desert territory; it's inner Turkey, that of agricultural self production so distant from the chaotic meltin'pot of a city like Istanbul. Turkey is around twice the italian territory but it has the same visual density and things are simply spread over a wider surface so that the feeling is that of losing without a possible goal.


Il viaggio ha sempre un motivo e c'e' sempre una ricompensa. La nostra pazienza e' stata premiata con un paesaggio alieno punteggiato di coni di arenaria e forme bizzarre, sotto cieli grigi e minacciosi
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A trip has always a meaning and you always deserve a reward. Our patience has been rewarded with an alien landscape pointed by sandstone cones and bizarre shapes, under grey and frightening skies


Questi posti sono stati massicciamente utilizzati nel passato e le abitazioni scavate nei grossi coni hanno dato forma a quelli che oggi appaiono come enormi formicai umani.
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These places have been heavily used in the past and the dwellings dug into the big cones formed what today appears like an enormous human anthills.


E i primi cristiani li utilizzarono per pregare, nascosti dalle persecuzioni dei Romani.
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And early Christians used them to pray, away from Roman persecution.


Piccoli topi vivono felicemente nella valle di Ihlara, un canyon verde nel bel mezzo di una regione deserta.
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Small mice lives happily into the Ihlara valley, a green canyon in the middle of a desert region.


E per testimoniare come fosse ricca e complessa la vita nei tempi passati ecco una cattedrale nella roccia
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And to witness how rich and how complex could have been life in the past times, here's a rock cathedral


E uno degli ingressi del monastero di Selime. Vi diranno che c'e' stato girato Guerre Stellari, ma non credeteci, e' solo una trovata pubblicitaria.
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And one of the entrances to the Selime monastery. They'll tell you that Star Wars was filmed there but don't believe them, it's just advertising.


La stazione di Konya era inondata da una luce dorata e il set sembrava perfetto per un bel film. Abbiamo attraversato Konya accorgendoci che il mercato era qualcosa di veramente speciale ed e' stato un vero peccato che fossimo costretti a perderci la citta' piu' osservante e religiosa della Turchia proprio durante gli ultimi giorni del Ramadan.
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The Konya station was flooded by a golden light and the set seemed perfect for a beautiful movie. We passed through Konya realizing that its market was far beyond beautiful, and it was a real pity that we were forced to miss the most observant and religious city in Turkey, during the very last days of Ramazan.


Il Meram Ekspresi non e' certo l'Orient Express, e un viaggio notturno con cena nella carrozza ristorante ed un ritardo di tre ore e mezzo ci avrebbe gettati di nuovo nel caos di Istanbul per una giornata. Dopo un po' ti sembra quasi di tornare a casa; il bazar, il chai, il casino, tutto cosi' familiare. Dispiace pensare di dover prendere ancora un aereo, tornare in Italia, alle solite cose.
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The Meram Ekspresi ain't the Orient Express, and a night transfer with dinner in the restaurant car and three and a half hour late would have throwed us again into Istanbul's chaos for another day. After a while you are tricked into thinking it's home; the bazaar, the chai, the mess, everything is so familiar. It's a pity thinking you still have to take another flight, go back to Italy, the usual things.


Il simbolo, il marchio di fabbrica della Turchia, perfino sabbiato sul vetro dei treni, ci saluta completando idealmente la nostra immagine-simbolo di una vacanza che si e' trasformata in un viaggio ricco di immagini. Un altro tramonto, la luna e una stella sullo sfondo rosso del cielo.
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The symbol, the trade mark of Turkey, even sanded on the trains' windows, greets us ideally completing our image-symbol of a vacation which transformed into a journey filled with images. Another sunset, the moon and a star on the red background of the sky.

martedì 14 ottobre 2008

Traveling through Turkey - episode 2

Dopo qualche ora, la vita a Istanbul e' sembrata semplice come se fossimo a casa; si', sei continuamente infastidito dai venditori ma impari subito che se non li consideri loro non si offendono affatto, e' solo il loro modo di agganciare i clienti. Cosa diversa se ti fermi, poiche' rischi di non riuscire ad andartene senza aver comprato qualcosa. Le moschee sono divenute tappe di relax nel passeggiare in giro per questa enorme citta', mangiando in posti dove vanno solo i turchi e vivendo il viaggio un po' come se "non stessimo viaggiando", quasi come gente del posto. Talmente semplice, forse un po' rischioso ma molto interessante.
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After a few hours life in Istanbul seemed easy as being at home; yes, you are continuously annoyed by sellers but you quickly learn that if you don't care they won't get offended at all, it's just their way to approach clients. Different thing if you stop, you risk not to be able to leave without buying something. Mosques have been a sort of pleasant relaxing stops while walking around this vast city, eating in places where only the turks go and living the trip as sort of "not traveling", but nearly as a local. So easy, somewhat risky but very interesting.


La cosiddetta Yeni Camii, la Moschea Nuova (anche se e' del 1600), ancora piu' luminosa della Moschea Blu, frequentatissima e circondata da piccioni come in piazza San Marco a Venezia. "Venezia mi ricorda istintivamente Istanbul" cantava Franco Battiato. Aveva ragione.
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The so told Yeni Camii, the New Mosque (though it was built in 1600), even brighter than the Blue Mosque, well attended and surrounded by pigeons like S.Marco in Venice. "Venice instinctively reminds me of Istanbul" sang Franco Battiato. He was right.


La baia e' un portale verso l'Oriente, e tutte le navi che aspettano il loro turno lo testimoniano. Per avere questa prospettiva occorre entrare nel cortile di una scuola superiore, con un bidello all'ingresso che fa la guardia ma che ci ha lasciati entrare con molta gentilezza. Chiedere porta a dei risultati.
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The bay is a gate to the East, and all the ships waiting their turn witness that. To get this perspective you have to enter the yard of a high school, with a caretaker watching the entrance who let us in very kindly. To ask brings results.


Se sei musulmano e devi pregare occorre che tu ti lavi molto bene prima di farlo, ecco perche' nei cortili di ogni moschea ci sono delle fontane. Una buffa usanza in un paese molto arido, ma questa e'.
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If you're muslim and you are going to pray you have to wash yourself very well before doing it, that's why in every mosque's yard there are fountains. Funny habit in a very dry country, but that's it.


Questa e' Beyazit Camii, l'unica moschea in cui ho sentito un imam predicare alla gente, e mi e' stato detto che i piu' fedeli vanno proprio li' a pregare. Non siamo neanche entrati visto che era l'ora della preghiera, ma il cortile e' bello e geometricamente piacevole.
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This is Beyazit Camii, the only mosque where I could hear an imam preaching to the people, and I was told that the most faithful go there to pray. We neither entered, as it was pray time, but the yard is beautiful and geometrically nice.


Al Gran Bazar mi aspettavo di trovare tutto, certo, ma non un venditore di sanguisughe! Cosa diavolo ci facciano non lo so, ma i salassi nel 2008 mi sembrano un tantino eccessivi...
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I expected to find everything into the Grand Bazaar, sure, but not a leeches seller! What the hell could they do with leeches I really dunno, but bleedings in 2008 seem to be a bit too much...


Nel Gran Bazar potete trovare qualsiasi oggetto inutile riusciate a immaginare. Ecco il venditore di lampade, con l'onnipresente bandiera turca.
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Inside the Grand Bazaar you can find every useless thing you could imagine. Here's a lamp seller, with the ubiquitous turkish flag.


E nella piazza di fronte alla Moschea Nuova si vendono direttamente le bandiere, tra i turisti che scattano foto e le ragazzine turche vestite come adulte che aspettano le amiche per fare esattamente quello che fanno le ragazze europee: shopping!
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And in the square in front of the New Mosque flags are directly sold among the tourists shooting pictures and some young turkish girls dressed as women and waiting for their friends to come and do exactly what european girls do: shopping!


Non ho visto molte Vespe, ma proprio sotto alla Torre di Galata questa brutta imitazione mi ha fulminato!
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I didn't see many Vespas, but right under the Galata Tower this ugly imitation shocked me! (note: in italian "vengo" means "I'm coming"...)


Vi avevo detto che la Turchia e' un paese arido? Beh, non quella settimana. Ha piovuto un casino, un avvenimento davvero eccezionale. Fortunati, eh?
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Did I tell you it that Turkey was a dry country? Well, not that week. It rained a lot, a very exceptional happening. Lucky, ain't we?


Il viaggio n Corsica ci fece conoscere la Corsica Cola, questa volta e' stato il turno della Cola Turka che non abbiamo assaggiato. Il nostro fegato stava gia' urlando abbastanza!
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The trip to Corse made us know Corsica Cola, this time was the turn of Cola Turka which we didn't taste. Our liver was already screaming enough!

giovedì 2 ottobre 2008

Traveling through Turkey - episode 1

Viaggiando in Turchia potreste meravigliarvi nello scoprire cose che non avreste sospettato, come i cessi alla turca sui treni o il fatto che i Turchi non bevano tanto caffe' quanto ettolitri di te'. Potreste fare la conoscenza di Ozcan, detto Paco, cameriere attore e bugiardo cronico, oppure di Orlando, gioielliere di Manhattan con grossi baffi bianchi e una spillina con la testa del presidente turco sul bavero della giacca. Potreste mangiare per pochi spiccioli dei panini con la sardina arrostita direttamente in barca sulle rive del Corno d'Oro oppure ingozzarvi di stucchevolissima Baklava. Potreste rimanere, come e' successo a me, in bilico tra lo stupefatto ed il disgustato, tra il disorientato e il dolcemente affascinato. Ma alla fine del viaggio comprenderete quasi certamente che la Turchia non e' ne' Asia ne' Europa, e' solo una nazione sospesa tra due continenti, con un asimmetrico e sbilanciato perno su quello che resta di Bisanzio, caotica citta' del mondo antico cosi' simile alla nostra moderna complessita'.
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Traveling trhrough Turkey you might be astonished by discovering things you never suspected, like squat toilets above trains or the fact that the Turks don't drink much coffee but gallons of tea. You could meet Ozcan, nicknamed Paco, waiter and cronical liar, or Orlando, jeweller in Manhattan with big white moustaches and a pin sowing the head of the Turkish president on the lapel of his jacket. You could eat for pennies a sandwich with grilled sardines, cooked right above a boat on the docks of the Golden Horn, or get stuffed with nauseatingly sweet Baklavas. You could end up, just lik me, in the balance between dazzled and disgusted, between disoriented and sweetly fascinated. But at the end of your trip you'll almost surely learn that Turkey ain't Asia neither Europe, it's just a nation suspended among two continents, with an asymmetrical unbalanced pivot on what remains of Byzanthium, chaotic city of the ancient world so similar to our modern complexity.

Sirkeci e' la stazione sul lato europeo. In realta' si tratta della storica stazione dell'Orient Express, un posto magico in cui gli spostamenti quitidiani incrociano quelle linee misteriose tracciate da un treno affascinante. Niente in confronto all'Ankara Ekspresi e al bizzarro Meram Ekspresi su cui avremmo dovuto viaggiare di li' a pochi giorni.
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Sirkeci is the european side railway station. This is actually the historical Orient Express station, a magic place where everyday routes cross those mystery lines traced by a fascinating train. Nothing compared to the Ankara Ekspresi and the bizarre Meram Ekspresi we were due to travel upon in a few days.

Il ponte di Galata attraversa il Corno d'Oro; lungo il ponte decine di pescatori passano la giornata e qualcuno, in pieno stile turco, vende sul marciapiede l'attrezzatura completa da pesca e le esche. Non portate la vostra, sarebbe tempo sprecato.
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The Galata bridge crosses the Golden Horn; along the bridge dozens of fishermen spend their day and someone, in perfect turkish style, sells on the sidewalk a complete fishing set and baits as well. Don't bring yours, it would be a waste of time.

La Cisterna Basilica: una spettacolare riserva sotterranea d'acqua per i periodi asciutti. Peccato che abbiamo trovato una settimana d'acqua...
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The Basilica Cisterna: a spectacular water supply for dry periods. It's a pity it was a week of rainy weather...

Dentro Aya Sofia le luci giocano un ruolo importante nel costruire l'atmosfera. qualcosa che ho conosciuto all'inizio del mio corso di studi in architettura si e' trasformato in un posto bellissimo. Le cose sui libri sono pallose, muovete il culo e andate a vederle!
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Inside Hagia Sophia the lights play an important role in constructing an athmosphere. Something I knew at the beginning of my architecture studies now turned into a wonderful place. Things on books are boring, move your ass and go see them!


Le giovani turche con il loro approccio alla religione: velo e Converse All-Stars.
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Young turkish girls and their relation with religion: veil and Converse All-Stars.


Sultanahmet, La Moschea Blu. Una vera meraviglia.
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Sultanahmet, The Blue Mosque. A true marvel.

Dentro la Moschea Blu. Era la prima volta che entravo in una moschea. Con senso di meraviglia mi sono sentito incredibilmente a mio agio, come entrare nella propria camera. La luce riempie l'interno, puoi sdraiarti sui tappeti e godertela liberamente, nessuno verra' a dirti di spostarti; prova a farlo in una chiesa cattolica. Sono deliziato dall'esperienza, e nella nostra settimana abbiamo visitato molte moschee, ognuna diversa ma tutte con lo stesso senso di pace.
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Inside the Blue Mosque. This was the very first time I entered a mosque. With sense of marvel I felt incredibly at ease, just like entering your own bedroom. Light fills the inside, you can lay on the carpets and enjoy it freely, none will come and tell you to move; try to do that in a catholic church. I was delighted by the experience, and in our week we visited many mosques each one different but all of them with the same sense of peace.

il Topkapı, palazzo del sultano, incredibilmente decorato e mai pesante.
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the Topkapı, sultan's palace, incredibly rich in decoration and never too much.

E poi abbiamo preso un volo per Manchester. No, scherzo, sono le enormi cucine del palazzo.
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Then we flied to Manchester. No, I'm joking, these are the giant palace's kitchens.


Una delle corti del Topkapı, silenziosa e piacevole come il Rinascimento.
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One of the Topkapı's courts, quiet and pleasant like Renaissance.

giovedì 18 settembre 2008

Adieu!


Cari amici, lettori, colleghi, parenti, RonJe se ne va finalmente in ferie, purtroppo senza l'Insetto Scoppiettante - che nel frattempo verra' raddrizzato - ma dotato di attrezzatura fotografica e fermamente intenzionato a mangiare lokum e kebap, bere chai, raki ed Efes, visitare la Hagia Sophia, Konya, Goreme, viaggiare sul Meram Ekspresi e sopravvivere al Ramadan.
Ebbene si', avete indovinato! La meta e' la Turchia, la partenza e' Sabato, il ritorno, beh, chissa'. Sto gia' lentamente scomparendo... adieu!

questa foto, a pare il bordo, la bandiera turca e la nota di copyright, e' il risultato di un solo scatto non elaborato al computer. Chi sa dirmi come e' stato fatto? ;-)
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Dear friends, readers, coworkers, relatives, at last RonJe is leaving for a vacation, unfortunately without his Arkansas Chiggabug - which bump will be fixed in the meantime - but loaded with photographic gear and firmly willing to eat lokum and kebap, drink chai, raki and Efes, visit Hagia Sofia, Konya Goreme, travel upon the Meram Expresi and survive to Ramadan.
That's it, you guessed it! My destination is Turkey, I'm leaving next Saturday and coming back, well, who knows. I'm already slowly fading... adieu!

this picture, apart from its border, the Turkish flag and the copyright notice, is the result of a single unprocessed shot. Who can tell how was it shot? ;-)

Pubblicato! - Published!


Trovate nelle librerie l'ultimo numero di Locus la cui copertina e' una mia foto. Locus e' una rivista di cultura del territorio toscano edita da Felici Editore ed il numero 9 tratta principalmente del legno.
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If you're in Italy you can find in the bookstores the latest number of Locus, which cover is a photograph of mine. Locus tells about Tuscan territory and is published by Felici Editore. Number 9 mainly deals with wood.

martedì 26 agosto 2008

fanculo i girasoli - fuck the sunflowers


Appunto.
Basta con le foto dei girasoli, ho visto *ovunque* foto di girasoli in tutte le salse, ogni volta con il loro brillantissimo giallo, ogni volta a contrasto con il verde delle foglie e con l'azzurro del cielo, perfetti nella loro nitidezza, che si stagliano solitari o che ti vomitano addosso tutta la loro incontenibile superiorita' numerica in distese che nemmeno l'Esercito di Terracotta riuscirebbe a sminuire.
Grazie agli dei del cielo agosto e' quasi finito, i girasoli hanno fatto la fine che si meritavano: trasformati in stramaledetto olio di semi, i fusti tagliati, sbriciolati, in attesa del rogo purifcatore che rendera' giustizia ai nostri occhi violentati e rendera' dignita' e sostanze nutritive alla madre Terra.
I girasoli, quando settembre si avvicina, sono questi, che ci piaccia o no. Inutile fingere, il mondo non e' tutto papaveri, cieli limpidi e nuvolette, bimbi che ridono, barchette a vela e stramaledetti girasoli.
Il mondo e' pulp, marcio e fa schifo, ed e' per questo che e' dannatamente bello, perche' lui non perde mai di vista il senso del contrasto, con cui possiamo dare un valore e un giudizio a quello che vediamo, alle sensazioni che proviamo, almeno finche' non rincoglioniamo al punto di metterci a fotografare i girasoli invece della realta'.
Siamo fotografi, fanculo i girasoli.
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That's it.
Stop shooting sunflowers, I saw sunflowers pictures *everywhere* and of every kind, each time with their ultra-bright yellow, each time contrasting with the green of their leaves and with the blue of the sky, perfect in their sharpness, lonely standing out or vomiting on you all their unrestrainable numerical superiority in expanses that neither the Terracotta Army could play down.
Thanks to the Gods of Heaven August has nearly come to an end, the sunflowers have the end they deserved: transformed in fucking oilseed, the stems cut, crumbled, waiting for the sacred fire which will do justice to our outraged eyes, giving dignity and nutrients back to mother Earth.
The sunflowers, when September comes, are these, like it or not. Pretending is useless, the world ain't all poppies, bright skies and lovely clouds, laughing kids, tiny sailboats and damned sunflowers.
The world is pulp, rotten and disgusting, and this is why it's damn gorgeous, because it never lose the sense for contrast, by which we can value and judge what we see, we feel, at least until we get so dumb that we start shooting sunflowers instead of reality.
We're photographers, fuck the sunflowers.

Shot in Populonia Stazione, provinciale 23

flickr slideshow

tanto per vedere com'e'.
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just to take a look

martedì 12 agosto 2008

Ruth

Le stive di Ruth potrebbero anche non esistere piu', chissa' cosa hanno trasportato, chissa' che mari hanno solcato, chissa' quanta gente ha incrociato il proprio sguardo con queste paratie di metallo verde. Ruth e' il soggetto di una foto scattata quasi quindici anni fa, su una qualche pellicolaccia da due lire e con una compatta Yashica che possiedo ancora, quando si poteva ancora accedere al molo commerciale del porto di Piombino. Maledetto undici settembre, stramaledette inutili paure del cazzo. Oggi c'e' una rete intorno a tutto, un cancello, del filo spinato, muri e barricate. Anche dove non c'e' nulla da proteggere, anche dove non riescono a proteggere nulla. Quando ero piccolo babbo Roberto mi portava su quel molo, a vedere le navi, i gabbiani, le paranze e tutto quel mondo bizzarro e cosi' familiare. Oggi non puoi nemmeno sperare di metterci piede, ti bloccherebbero all'ingresso e i tuoi ricordi d'infanzia si fermerebbero prima del cancello. Forse Ruth attracca ancora li', forse e' stata smantellata, quel che e' certo e' che i gabbiani se ne fottono del cancello, alla faccia nostra, dell'undici settembre e delle nostre paure idiote. Il terrorismo, del resto, funziona: mi ha portato via dei ricordi che per me contano piu' di due torri per uffici al di la' dell'oceano.
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Ruth's hold could even exist no more, who knows what did they carry, whic seas did they sail, how many people happened to glance at these green metallic bulkheads. Ruth is the subject of a photograph I shot nearly fifteen years ago, on some cheap film with a compact Yashica I still own, when it was still possible to access the docks in Piombino harbour. Damn 9/11, damned useless fuckin' fears. Nowadays a net surrounds everything, gates, barbed wire, walls and barricades. Even if there ain't anything to protect, even if they're not enough to protect anything. When I was a kid, my father Roberto led me there, on the dock, to see the ships, the seagulls, the fishing boats and all that bizarre and so familiar world. Nowadays you can't even hope of entering the area, they'd block you on the way in and your childhood memories would stop out of the gate. Maybe Ruth still moors there, maybe it has been dismantled, what's sure is that the seagulls don't fuckin' mind about the gate, despite of us, our 9/11 and our stupid fears. Terrorism, by the way, just works: it stole some of my memories and I cared about them more than 'bout two business towers beyond the ocean.

Shot in the early 90's with a compact Yashica on cheap film.

mercoledì 30 luglio 2008

Appuntamento - Date


Incredibile. E' venuto davvero. Oddio, avro' fatto bene a mettermi questi tacchi? In fin dei conti ci sono abituata, ma non mi invecchieranno? I tacchi li portano le quarantenni e ai ragazzi oggi non interessano le quarantenni. Sembrero' vecchia, gia' me lo sento. Uff. Sapevo che stavo facendo una cazzata.
Pero' a dire il vero mi sembra che non stia tanto a guardare i tacchi... sara' la scollatura? Oh, no, *dev'essere* quella, merda, mi sta guardando solo li'... Tutti uguali. Dannatamente tutti uguali.
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Incredible. He really came. God, was it the right thing to wear such high heels? After all I'm used to them, but won't I look older? 40-years-old women wear high heels, and nowadays the boys don't like 40-years-old women. I'm looking old, I feel it. Humpf. I knew it was bullshit.
Well, however he doesn't seem to be looking at my heels too much... might it be my breast? Oh, no, it *must* be that, he's looking only there... They're all alike. Damn all alike.

Innocently shot on a happy day, with my 5700. They're not posing. The story, though, is completely fictional...